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Matematica di Cuor di Mamma

18 Ott

La nana ha una regoletta semplice al mattino: quindici minuti per fare colazione (mezza tazza di latte e tre biscotti, eh, non le infiliamo un tubo in gola come alle anatre) e quindici minuti per vestirsi. Il motivo è semplice: se non facciamo così, l’esserino è buono di metterci qualcosa come CINQUANTA MINUTI solo per mangiare, cosa che risulta difficile spiegare al mio datore di lavoro (si, perchè la porto a scuola io).

Fanno trenta minuti. La nana, regolarmente, se ne sbatte. Quaranta, quarantacinque minuti. E al mio datore di lavoro è dura spiegarla.

Al che concordiamo io e N2 un sistema alternativo, che mettiamo in pratica. “Senti nana, io ad una certa ora vado via, se ti sbrighi bene, sennò resti a casa da sola”. Al che N2 mi chiede, di fronte alla nana, “A che ora parti, PA?”

“Vedi la lancetta? ora è sul dodici. Quando è sul sette, io esco. Chi c’è, c’è”.

Al che N2 sbuffa, mi fa alzare da tavola, e mi porta in camera da letto a porte chiuse.

 
“Dimmi amore”
“Però così non va bene, tu sei troppo duro con la bimba!”
“Scusa, ma non eravamo d’accordo?”
“Si, ma dovresti darle degli obiettivi RAGGIUNGIBILI, poverina!”

Chiaro: 15 + 15 = 30 = raggiungibile, se glielo dice lei. 35 = irraggiungibile, perchè l’ho detto io. A casa mia 35 > 30, ma forse ho un pessimo rapporto con la matematica io.