Questo è il mio ultimo post ed è un post di saluto. Ve lo devo, perchè siete stati veramente in tanti a chiedermi come sto, e vi meritate una risposta.
E’ passato un mese ormai. La mia ex compagna ormai si è lanciata a testa bassa nella storia con questa nuova persona, e riempie facebook di smancerie e romanticherie. Oltre a urlare al mondo che sono cornuto, mi dà veramente l’impressione di essere stato usato e buttato via quando ha ottenuto da me tutto quello che voleva.
Non ho più sentito nè lei nè la bimba. Alla bimba ho scritto, una lunga lettera per spiegarle che non è stata colpa sua, che è una bambina buona e che amo sia lei che sua madre. Non è servito nemmeno questo. Ho provato e riprovato, strisciato, chiesto in lacrime di soffiare sulle braci perchè un amore di tre anni non può finire in tre giorni.
Non è servito perchè c’era già chi tappava i buchi. Letteralmente. Il solo pensiero mi rivolta lo stomaco e mi fa venire da vomitare. Ho sputato sangue per ricostruire una storia, per noi tre, ed ero già stato buttato via.
Le mie condizioni di salute, per chi potesse essere interessato: ho smesso di vomitare, per fortuna. Ho sempre la nausea, ma non vomito più, per la gioia del gastroenterologo. In compenso non ho ancora ripreso a mangiare e non riesco a dormire più di 4-5 ore per notte al massimo. La sogno, li sogno, mi sveglio, inizio a pensare, e non mi addormento più.
In questo mese ho perso circa 15 chili, etto più, etto meno. Mi sta seguendo una psicoterapeuta, ma niente mi toglie dalla testa pensieri suicidari. Per quanto mi sforzi, per quanto provi a riempire i crateri nella mia vita, non trovo niente di bello. Vorrei soltanto andarmene. Mi manca il coraggio del gesto, ma ormai ho superato la paura del vuoto. Niente può essere peggio di quello che sto vivendo. Prima o poi ce la farò, me lo auguro, prima o poi smetterò di soffrire così e tutto sarà pace.
I momenti peggiori sono i weekend e le mattine. Tutto quel vuoto, tutto quel silenzio. La mia mattina è passata da svegliarsi, fare colazione per tre, aiutare la bambina a prepararsi, rifare il letto, lavarsi i denti di corsa e portarla a scuola ad essere con gli occhi aperti e tormentato dai pensieri da due ore, sedere sul bagno con la testa tra le mani per mezz’ora, e andare al lavoro. I weekend sono terribili, la solitudine morde, lei insieme alla mia bimba si è portata anche via tutta la mia vita, e non riesco a fare altro che vagare tra i ricordi, soffrendo come la bestia che evidentemente sono.
Perchè devo essere stato una bestia per essermi meritato tutto questo.
Chiunque voglia scrivermi può farlo a padreanomalo@gmail.com ovviamente. Finchè cammino su questa terra, vi risponderò.
Un abbraccio. A tutti.
Francesco, ormai non più PA